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D’ora in poi la regolarizzazione dei debiti contributivi verso l’INPS sarà meno onerosa. A seguito della decisione di politica monetaria adottata dalla Banca Centrale Europea, il nuovo valore del TUR (Tasso Ufficiale di Riferimento), a decorrere dal 13 novembre 2013, si è ridotto di 25 punti base fissando, quindi, al 6,25% la misura degli interessi di dilazione. Tale variazione incide inevitabilmente anche sulla determinazione del tasso di dilazione di differimento da applicare agli importi dovuti a titolo di contribuzione agli Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, nonché sulla misura delle sanzioni civili. Lo rende noto l’INPS nella circolare n. 158/2013. A decorrere dal 13 novembre 2013, l'interesse di dilazione per la regolarizzazione rateale dei debiti per i contributi e per le relative sanzioni civili e l’interesse dovuto in caso di autorizzazione al differimento del termine di versamento dei contributi, dovranno essere calcolati al tasso del 6,25%. La suddetta variazione, ai sensi dell’art. 116, c. 8, lett. a), della L. n. 388/2000, influenza anche l’applicazione delle sanzioni civili in caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi. In particolare, la sanzione civile è pari al Tasso Ufficiale di Riferimento maggiorato di 5,5 punti, quindi pari al 5,75% in ragione d’anno. In caso di evasione, invece, resta ferma la misura della sanzione civile, in ragione d’anno, pari al 30% nel limite del 60% dell’importo dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge. Fonte: http://www.fiscal-focus.info/lavoro-previdenza/debiti-contributivi-regolarizzare-costa-meno,3,18335
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