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Negli stati Uniti è un trend che dilaga; il "booth rental station" ovvero l'affitto di una postazione (sedia e specchio) all'interno di un salone, una scelta che contrasta in maniera decisa l'abusivismo. Stanchi di lavorare alle dipendenze di uno stylist troppo esigente, i giovani parrucchieri versano una quota di affitto per usufruire delle attrezzatture del salone e gestire i propri clienti. Sono nate addirittura delle applicazioni mobili come mychair per gestire appuntamenti coi propri clienti, archiviare la scheda e inviare promozioni. Anche in Italia, oggi, l'affitto della postazione al altri parrucchieri con partita iva non è più un miraggio: l'attività di acconciatore e' consentita anche mediante affitto di poltrona presso un locale adibito alla medesima attività; si cerca di venire incontro alle esigenze delle microimprese operanti nel settore dell'acconciatura, che nel complesso frangente economico attuale, pur disponendo della conoscenza del lavoro e di un'ampia professionalità, non sono in grado di sostenere spese relative alla locazione di immobili ad uso commerciale. Con questa nuova disposizione si consente, in sostanza, ad un microimprenditore nell'ambito dell'acconciatura, di affittare presso un "salone" gia' esistente ed in regola con le disposizioni igieniche recate dalla norma nazionale e dalle norme e regolamenti regionali, la poltrona presso la quale si esercita l'attività di acconciatura.
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